CADORO
A tavola possiamo scrivere il futuro della nostra salute

A tavola possiamo scrivere il futuro della nostra salute

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1 OTTOBRE 2021

Sappiamo ormai da tempo che il cibo può rappresentare un grande alleato, o un grande nemico, della salute. Le nostre scelte alimentari, infatti, possono essere veri e propri atti di prevenzione primaria.

In ambito sanitario esistono tre livelli di prevenzione: primaria, secondaria e terziaria.

In cosa si differenziano?

  1. La prevenzione primaria è l’insieme di tutte quelle azioni a livello dell’ambiente e/o dell’individuo stesso, mirate ad impedire la comparsa di determinati disturbi, ad esempio non fumare, mangiare bene, fare attività fisica, ecc.

 

  1. La prevenzione secondaria, invece, si concentra sul riconoscimento precoce del disturbo iniziale, per evitarne il peggioramento, ad esempio lo screening delle feci, la mammografia o la ricerca dell’HPV tramite pap-test.

 

  1. Per prevenzione terziaria, infine, si intendono tutti quegli interventi a livello del disturbo conclamato per evitare l’aggravamento di una patologia, ad esempio riabilitazione motoria, la dieta nel diabetico.

 

Fatta questa analisi è facile intuire quanto sia importante cercare di puntare sulla prevenzione primaria, in quanto è l’unica che agisce prima che l’eventuale patologia si manifesti e che ci permette come individui di avere il controllo del nostro stato di salute. È qui che dovrebbe nascere in ognuno di noi la consapevolezza di quanto sia importante utilizzare l’ambiente ed il cibo a nostro favore, e l’esigenza di mettere in pratica i sani principi di uno stile di vita mirato alla salute.

A tavola possiamo scrivere il futuro della nostra salute, soprattutto quella dei più piccoli, che sono molto più sensibili ad un’alimentazione scorretta. Una sana educazione alimentare, che prevede la giusta attenzione e non l’ossessione per come ci nutriamo, può diventare parte integrante della nostra giornata iniziando da piccoli, ma essenziali, accorgimenti come:

  • Puntare sull’aumento del consumo dei cibi antinfiammatori e la diminuzione dei cibi pro-infiammatori

Ormai tutti gli studi scientifici concordano che, alla base di quasi tutte le patologie, troviamo stati infiammatori cronici o acuti. Dalle malattie cardiocircolatorie a quelle metaboliche, dai tumori agli scompensi ormonali, prevenire l’infiammazione sembra essere una delle strade più efficaci.

In questo senso è bene portare in tavola alimenti ricchi in micronutrienti, come vitamine e minerali, che hanno un forte potere antinfiammatorio, ed evitare o limitare l’abuso di cibi che aumentano gli stati infiammatori come la carne rossa, gli zuccheri raffinati, i cibi processati.

Molto rilevante è anche il consumo di grassi insaturi, contenuti per lo più negli olii  vegetali come l’olio extravergine di oliva, la frutta secca e i semi oleosi, ma anche nell’olio di pesce, nel salmone e nelle sardine. Questo tipo di lipidi, infatti, ha un potere antiinfiammatorio tale da impattare in maniera consistente nella prevenzione, ad esempio, delle patologie cardiocircolatorie e non solo.

  • Prediligere cibi stagionali e a KM0

L’osservazione è una grande fonte di prevenzione. Se poniamo attenzione nel “comportamento” della natura scopriremo che la stagionalità è una delle armi vincenti per preparare la tavola della salute.

In natura niente è a caso, e ogni frutto nasce e matura nella giusta stagione, custodendo dentro se i giusti benefici.

Ne è un esempio la cipolla, che è senza dubbio uno degli ortaggi principe in campo preventivo. Il suo consumo, infatti, aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo e glicemia nel sangue, rafforza il sistema immunitario e lo sostiene essendo un antibatterico e antimicrobico naturale, e migliora in maniera considerevole l’infiammazione corporea. Come quasi tutti gli ortaggi stagionali, però, queste proprietà sono esaltate dal consumo a crudo o leggermente scottate.

Curare attraverso il cibo rimane ancora oggi un argomento controverso, ma la scienza in questo senso fa ogni anno passi da giganti. Quello che possiamo ad oggi dire con certezza è che il cibo è senza ombra di dubbio una medicina preventiva, e proprio per questo una delle più potenti.

La vostra Nutrizionista
Dott.ssa Giulia Martin


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