CADORO
Alimentazione fuori casa: istruzioni per l'uso

Alimentazione fuori casa: istruzioni per l'uso

18 GIUGNO 2021

Mai come quest’anno la voglia di libertà si fa sentire. Tornare un po' alla volta alla normalità non è semplice ma, complice la bella stagione, con le dovute accortezze possiamo pensare di riprendere a viaggiare, muoverci per qualche giorno o anche solo in giornata. Il nostro Bel Paese è così ricco di itinerari spettacolari che, in qualsiasi posto d’Italia voi abitiate, potete sicuramente godere di panorami ideali per una gita anche di poche ore.

Riparte così anche la stagione dei picnic, dei pranzi al sacco e delle gite fuori porta, e la sempre maggiore attenzione verso la qualità del cibo fa si che il semplice panino sia ormai fuori moda.

L’usanza del picnic nasce, si pensa, intorno al 1600 come semplice “pausa pranzo” durante I lunghi viaggi in carrozza. Nel tempo, poi, è diventato un vero e proprio rito caratteristico soprattutto della nobiltà, che poteva sfruttare grandi parchi e giardini meravigliosi. Era talmente apprezzata questa pratica che venne descritta dall’arte sotto varie forme, dalla pittura alla scrittura, basti pensare ai meravigliosi quadri che ci ha regalato l’impressionismo.

Ma cosa mettere nel nostro zaino per unire il gusto alla praticità?

Dai panini alle torte salate la lista delle pietanze che possono arricchire le nostre gite è lunga e saporita, posso però darvi alcuni consigli per evitare di cadere nelle solite scelte fatte con velocità:

  • Un buon piatto dovrebbe essere equilibrato, e anche un panino può essere salutare e saporito se scelto con attenzione. Le regine del benessere in tavola sono senza dubbio le verdure, quindi vi consiglio di inserirle nelle forme più pratiche (ad esempio alla griglia che sono comode anche in un semplice toast);
  • Prediligete l’integrale: non solo sotto forma di pane, ma anche se fate una torta salata o una pasta fredda utilizzare i cereali integrali vi permette di alleggerire la digestione ed evitare la pesantezza post pranzo, che nel bel mezzo di una gita non è molto piacevole.
  • Scegliete la freschezza: solitamente l’usanza di mangiare all’aperto è tipica delle stagioni calde, quindi possiamo vedere la pausa pranzo anche come un momento rinfrescante. Evitate cibi caldi o da scaldare, sughi pesante ed elaborati, e prediligete pasta, riso o cereali freddi, frutta o tramezzini con pane integrale, focacce e verdure.
  • Rispettate la stagione: la stagionalità è alleata del benessere, quindi rispettiamola soprattutto in questi momenti in cui mangiare all’aperto ci permette di apprezzare le bellezze della natura e delle stagioni.

Attenzione poi a cosa portate, ci sono infatti cibi che se mal conservati possono creare disturbi una volta ingeriti. Cercate sempre di avere a disposizione un frighetto portatile, che permette di mantenere una buona temperatura per qualche ora.

Anche l’idratazione è importate durante una gita, ma piuttosto che bere solamente quando ci si ferma per mangiare, vi consiglio di sorseggiare durante tutta la giornata, perché così eviterete di allungare la digestione e, inoltre, di aver bisogno spesso del bagno. Preferite inoltre l’acqua alle bevande, magari aromatizzata con del limone, che rimane la fonte primaria di idratazione.

Se la gita ci porta a stare fuori casa per tutto il giorno, il mio consiglio è quello di ricordarsi di fare anche qualche spuntino, soprattutto a metà mattina. Un frutto, una barretta di cioccolato o ai cereali integrali, 2 gallette, un pacchettino di crackers integrali, un succo 100%, 2 albicocche secche o qualche noce possono essere molto importanti per non arrivare a pranzo troppo affamati.

I benefici di mangiare all’aria aperta sono molteplici: l’ossigenazione sta alla base della salute, e poter mangiare tra il verde e davanti a meravigliosi panorami arricchiscono i nostri piatti di ingredienti unici.

 

La vostra Nutrizionista
Dott.ssa Giulia Martin


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