CADORO
L'ABC DEI FORMAGGI

L'ABC DEI FORMAGGI

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14 SETTEMBRE 2022

Il formaggio è uno dei prodotti più consumati ed apprezzati al mondo, questo perché, oltre ad avere un gusto squisito, si presta ad ogni tipo di utilizzo, dal dolce al salato, inoltre dal punto di vista della salute il formaggio ha delle proprietà vincenti.

Sono molti i Paesi che propongono formaggi dai gusti unici, come ad esempio la Francia o la Germania, ma l’Italia non è seconda a nessuno: i nostri formaggi sono tra i più apprezzati e consumati in tutto il mondo. 

Descrivere tutti i formaggi presenti in commercio sarebbe decisamente lungo, ne troviamo infatti oltre 400 varietà, legate molto spesso al luogo di provenienza e alle caratteristiche del latte impiegato.

Riportiamo di seguito le caratteristiche associate alle principali tipologie di formaggi:

 

FORMAGGI MOLLI

La loro caratteristica pasta morbida è il risultato di stagionature molto brevi e di un elevato tasso di umidità al loro interno. Fanno parte di questa classe di formaggi la robiola, il gorgonzola, lo stracchino e il taleggio.

 

FORMAGGI FRESCHI

in questo caso il prodotto non richiede stagionatura, e proprio per questo tendono ad avere sapori delicati e freschi e una consistenza morbida. Pensate infatti alla mozzarella, alla burrata o al mascarpone che ne rappresentano un buonissimo esempio.

 

FORMAGGI SEMIDURI

sono tra i più consumati e più ricchi in varietà, perché tendono ad avere gusti decisi ma non troppo invasivi. La loro stagionatura arriva a 6 mesi e tra i più conosciuti troviamo: Caciocavallo, Emmental, Pecorino, Caciotta.

 

FORMAGGI DURI

nella tradizione dei formaggi duri i prodotti italiani sono tra i migliori al mondo e più apprezzati, basti pensare al Grana Padano, il Pecorino Romano o il Parmigiano Reggiano: formaggi da gusto unico e deciso.

Sono richiesti moltissimi mesi di stagionatura, addirittura anni! Il tempo necessario a far maturare il sapore stesso.

 

Ci sono mille motivi che ci spingono a mangiare i formaggi, ma attenzione al loro abuso.

Il formaggio infatti è un alimento ricco in grassi, e il suo consumo va moderato soprattutto se siamo predisposti ad avere valori di trigliceridi e colesterolo elevati.

Il formaggio tende ad avere al suo interno anche un elevato contenuto di sale, viene quindi sconsigliato a chi soffre di pressione alta o disfunzioni renali.

È bene sottolineare anche che quasi tutti presentano in percentuali più o meno elevate il lattosio, disaccaride (zucchero) principe del latte, che è possibile digerire grazie alla produzione da parte del nostro sistema dell’enzima lattasi. Con gli anni, però, la produzione di lattasi tende a diminuire, e il latte e i suoi derivati possono risultare via via sempre più indigesti.

Di fondamentale importanza è anche la provenienza del latte è bene quindi optare per produzioni biologiche, artigianali o del territorio.

Ricordiamoci che il formaggio è già di per se un alimento ricco e nutriente, quindi dovrebbe essere utilizzato come portata principale e non come contorno o stuzzichino (almeno nella quotidianità).

Il cibo è fonte di piacere per il corpo e l’anima, e in questo il formaggio ha il suo perché, tuttavia la moderazione ci permette di assaporare con ancora più piacere questo cibo sublime e unico.

 

La vostra Nutrizionista
Dott.ssa Giulia Martin

 


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