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CADOROPEDIA - CARCIOFI

CADOROPEDIA - CARCIOFI

14 NOVEMBRE 2019

CADOROPEDIA - Enciclopedia deI Carciofi Tutto ciò che c’è da sapere sui carciofi dalla A alla Z.

Il carciofo (Cynara scolymus) è una pianta arborea perenne utilizzata in cucina fino dall’antichità grazie alle sue proprietà nutritive. Una verdura particolarmente indicata per un’alimentazione sana che ci aiuta a prevenire problemi di salute. Questo ortaggio è ricco di acqua, proteine, carboidrati, fibre, vitamine A, B, C, E, K, J, e sali minerali come Calcio, Magnesio, Ferro e Potassio. È inoltre un ottimo alleato per chi segue una dieta ipocalorica poiché contiene pochi grassi e pochi zuccheri.

Il carciofo è un amico della nostra pelle e della vista. Ha gradi proprietà antiossidanti contro i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare, ottimo per combattere la pressione alta, per prevenire l’osteoporosi e per problemi di stitichezza.

Tutti i benefici racchiusi in questa piccola verdura sono dovuti alla “cinarina”, polifenolo derivato dall’acido caffeico, che gli conferisce grandi nutrienti e quel suo tipico gusto amarognolo. Questi molteplici benefici vengono mantenuti in grande quantità solo se consumati crudi o poco cotti.

Il carciofo è una pianta che può arrivare a misurare anche un metro e mezzo di altezza. Le sue foglie, così chiamate comunemente, sono in realtà dette “brattee”, e crescono una sopra all’altra per proteggere i fiori interni. La parte commestibile è proprio formata dai fiori e alle brattee più interne e tenere.

Si dividono in 3 grandi famiglie: carciofi violetti, romaneschi e spinosi. I carciofi vengono tipicamente coltivati in due periodi dell’anno: violetti e romaneschi in primavera, spinosi nel periodo autunnale.

Da Cadoro Supermercati potrete sbizzarrirvi in cucina!

Carciofo violetta
 

Viene coltivato in primavera e, rispetto al romanesco, ha dimensioni più ridotte. L’elemento che lo caratterizza è la forma allungata e il colore violaceo acceso. Le sue brattee o foglie non hanno spine. È perfetto se cucinato in padella dorandolo o friggendolo, ma è una delle tipologie più versatili in cucina.

Carciofo violetto di Sant’Erasmo
 

Una varietà dei carciofi violetto, tipica della regione Veneto, più precisamente dell’isola di Sant’Erasmo di Venezia. È un carciofo primaverile con caratteristiche simili al violetto ma dal colore meno intenso e una forma un pochino più allungata.

Carciofo Romanesco detto anche Mammola

Tipico delle campagne laziali, veniva consumato sin dai tempi dei Romani e ancora prima degli Etruschi. È il carciofo dalle grandi dimensioni rotonde e senza spine, di colore verde con striature violacee. È l’ingrediente principale della cucina giudaico-romanesca.

TIPS CULINARI
 

Ma come riconosce un carciofo fresco?

  • Le brattee devono essere ben chiuse e di colore scuro
  • I gambi devono essere sodi
  • Prova del nove: stringete i carciofi in mano, se fanno resistenza sono freschi.

Come prepararli? 
In generale vi basterà

  • Eliminare la punta.
  • Togliere le brattee esterne più dure fino alla base.
  • Togliere i gambi e conservateli, eliminando l’ultimo terzo e la parte più esterna.
  • Eliminare,ove presente, la peluria interna.

Attenzione! Per evitare che i carciofi si ossidino e diventino scuri, una volta puliti, immergeteli in acqua e limone.

Come togliere il nero dalle mani? 3 alternative

  1. Strofinare energicamente del limone sui polpastrelli
  2. Mescolate farina di granoturco e acqua oppure farina di cocco. Questo mix farà un effetto scrub quando strofinerete le mani.
  3. Strofinate le mani con il bicarbonato.

Importante: pulirsi le mani in tempi brevi o il nero rimarrà per diversi giorni.

La ricetta con i carciofi della nostra foodblogger

Un modo diverso di cucinare un alleato per la tua salute.


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